Goku
l nome giapponese del personaggio è Son Goku (孫悟空 Son Gokū) e riprende molte delle caratteristiche di Sun Wukong, un dio-scimmia protagonista del classico della letteratura cinese Viaggio in Occidente (Saiyuki). Poiché molti autori hanno attinto da questa leggenda, si trovano svariati racconti con personaggi con questo nome.
È un bambino con la coda dotato di una forza sovrumana ma dal carattere allegro, gentile, altruista e soprattutto ingenuo. Dalla seconda serie, Dragon Ball Z, si scoprirà che in realtà è un alieno di razza Saiyan, e che il suo vero nome è Kakaroth (Kaàroth nel doppiaggio italiano del cartone e Kakarotto カカロット nella versione originale ). Dimostra fin da subito di possedere un grande amore per il combattimento e una straordinaria volontà di superare i propri limiti, che lo portano a diventare il miglior guerriero dell'universo. Per questi motivi, quando un nemico minaccia la Terra, non combatte soltanto per salvare il mondo e difendere le persone a lui care, ma anche per il gusto di mettersi alla prova affrontando nuove sfide.
Gohan
Gohan è il primo dei due figli di Goku e Chichi, e compare all'inizio della serie Z. È un Saiyan ibrido (per metà terrestre) e sfodera la sua vera forza solo quando si arrabbia: contro Radish a soli 4 anni, quando lo colpisce con una testata di tale potenza da spaccargli la tuta protettiva; durante il suo primo allenamento con Piccolo, quando sfodera un'onda di energia tale da demolire una montagna; contro Garlic Jr. che proprio grazie a lui viene sconfitto; sul pianeta Namecc contro Freezer alla seconda trasformazione al quale fa addirittura provare dolore nonostante l'imbarazzante inferiorità; e soprattutto contro Cell.
Inizia a combattere a soli 4 anni, allenato da Piccolo dopo lo scontro contro Radish (saga dei Saiyan) dove si vede per la prima volta la forza latente del bambino. Ha un ruolo fondamentale anche nella lotta contro Vegeta quando, dopo aver osservato la luna artificiale creata dallo stesso Saiyan, si trasforma in Oozaru e lo attacca, riuscendo ben presto a distinguere gli amici dai nemici (dovuto al fatto che lui è un mezzosangue, metà Saiyan e metà umano).
In seguito si reca su Namecc (saga di Freezer) con Crilin e Bulma, per usare le sfere namecciane e riportare in vita i guerrieri morti nello scontro contro Nappa e Vegeta. Salverà Dende e la sua forza avrà un picco grazie al potenziamento del Capo Anziano. Non riuscirà però ad essere abbastanza forte pre fronteggiare la Squadra Ginew, mentre riuscirà a mettere più volte in difficoltà il potente Freezer.
Raggiungerà lo stadio di Super Saiyan e sarà il primo ad arrivare al secondo livello nella saga di Cell, dove avrà un ruolo fondamentale, mostrandosi più forte del padre e sconfiggendo Cell.
Nella saga di Majin Bu cerca di vivere una esistenza tranquilla come uno studente qualsiasi ma dovrà ben presto scendere in campo. Si troverà alla pari nel fronteggiare Darbula mentre rischierà di morire contro Majin Bu. Viene in seguito potenziato da Kaiohshin il Sommo (divenendo così Saikyou no senshi, o Mystic Gohan), e diventando per la seconda volta il guerriero più forte dell'universo, infatti la sua potenza è superiore a quella del Super Saiyan 3, lo stadio estremo dei Saiyan in Dragon Ball Z.
In questa saga Gohan ha un fratellino di nome Goten e, dal momento che la pace regna sul pianeta, decide di vestire i panni di un Super eroe, Great Saiyaman, per combattere il crimine nella città dove studia: Satan City. In questo periodo conosce e frequenta Videl, figlia di Mr. Satan, con la quale si sposerà da adulto.
A differenza degli altri guerrieri Z, Gohan combatte solo quando è veramente necessario: non gli interessa la lotta, e ama lo studio (dovuto all'influenza materna da bambino); infatti, quando l'uccisione del malvagio Cell porterà un lungo periodo di pace, Gohan trascurerà gli allenamenti, diventando molto più debole. La passione per gli studi e per la scienza lo porterà, da adulto, a diventare un ricercatore, come desiderava sua madre Chichi.
Nella dimensione di Trunks venuto dal futuro (saga di Cell) Gohan, unico fra i guerrieri Z ad essere sopravvissuto alla prima battaglia contro i cyborg, fa da maestro al piccolo Trunks, cercando di farlo trasformare come lui in Super Saiyan. In seguito però perde il braccio sinistro in un nuovo scontro coi cyborg, nel tentativo di salvare Trunks. Allenatosi e sicuro della sua forza, cerca di fermare ancora una volta i nemici, finendo però ucciso. Il figlio di Vegeta - addolorato per la sua uccisione da parte di C-17 e C-18 - si trasforma finalmente in Super Saiyan, per poi decidere in seguito di viaggiare nel tempo in cerca di una speranza.
La sua mossa principale fino alla saga di Cell è il Masenko, eseguito ponendo le mani aperte sovrapposte davanti alla fronte e imparata da solo dopo la morte di Piccolo a causa di Nappa. In seguito utilizzerà la Kamehameha con grande efficacia, per sconfiggere definitivamente Cell.
In Dragon Ball GT, Gohan è un ricercatore, padre di Pan (avuta con Videl). Qui il suo ruolo è abbastanza marginale come la maggior parte dei guerrieri Z.
Gohan non è molto presente nei primi episodi della serie in quanto essi narrano le avventure di Pan, Goku e Trunks nello spazio. La sua presenza è maggiore da metà serie in poi, ma per la maggior parte del tempo combatte dalla parte dei cattivi, in quanto è posseduto, come tutti gli altri Saiyan, da uno dei principali nemici della serie, ovvero lo Tsufuru Baby. Nella saga dei draghi malvagi, dove Goku e Vegeta lottano allo stadio di Super Saiyan di 4 livello e dove daranno vita a Super Gogeta (l'essere più forte di tutta la saga) Gohan lotterà contro i nemici minori e meno preoccupanti, conscio della grande forza del padre, e soprattutto più attratto dal suo lavoro. In questa serie, Gohan torna a lottare trasformandosi in Super Saiyan, è un evidente errore degli autori di Dragon Ball GT: dopo il potenziamento di Kaiohshin Il Sommo non avrebbe più avuto la necessità di trasformarsi per combattere al massimo dell sue capacità.
Goten
Prima di morire per mano di Cell, Goku aveva lasciato alla moglie Chichi un figlio, Goten, che nasce dopo la sua scomparsa. La prima volta che lo vediamo ha 7 anni, è identico al padre da bambino ed è capace di trasformarsi in Super Saiyan già in tenera età, come il suo migliore amico Trunks. Il fratello maggiore Gohan gli insegna la Bukujutsu (tecnica che, in tutte le saghe, permette ai combattenti di volare grazie alla forza spirituale) mentre si allenano per partecipare al 26° Torneo Tenkaichi. Al torneo Goten e Trunks sono evidentemente costretti ad iscriversi alla sezione dei minori di 15 anni, dove arrivano in finale. Dopo un'avvincente battaglia Trunks (slealmente) batte Goten, sebbene la differenza di forza tra di loro sia minima se non nulla. I due però non sembrano molto soddisfatti, perché in effetti il loro obiettivo era quello di combattere con gli adulti: per questo prendono il posto dell'uomo mascherato Mighty Mask, uno degli altri partecipanti (sistemato a dovere dai due bambini), salendo l'uno sulle spalle dell'altro ed imitando così una persona adulta. Quando però Kaiohshin, Kibith, Goku, Crilin, Videl, Gohan, Piccolo e (svogliatamente) Vegeta - praticamente la maggior parte dei combathttp://umsis.miami.edu/~ptheodor/goten5.jpgtenti del girone degli adulti - sono costretti ad inseguire due guerrieri misteriosi e violenti e quindi ad abbandonare il torneo, lo svolgimento delle gare viene modificato in un "tutti contro tutti", dove i bambini vengono scoperti e sono costretti a ritirarsi.
In questa saga Goten e Trunks sono molto importanti perché sono i primi combattenti a unirsi nella Fusion (una fusione tra due persone ottenuta tramite una difficile e buffa tecnica simile ad un balletto). Il risultato "buono" (dopo due prove sbagliate) della Fusion tra i due si chiama Gotenks, ed è un personaggio tanto forte quanto impudente, che riesce addirittura a raggiungere il terzo livello di Super Saiyan dopo pochi allenamenti
Goten riappare verso la fine della serie, dove però lo vediamo molto cambiato. Se da piccolo era identico al padre, da grande è molto diverso, sia nell'aspetto che nel carattere. Per non confondersi con Goku, infatti, Goten cambia pettinatura. Ma la differenza principale è che adesso è più interessato ad uscire con le ragazze che ad allenarsi nel combattimento.
Anche in Dragon Ball GT presenta le stesse caratteristiche, uscendo con una strana ragazza di nome Valese, oltre ad aver cambiato ancora pettinatura. Inoltre raggiunge in questa serie lo stadio di Super Saiyan 2 infuriandosi con Baby, appena giunto sulla terra, per il fatto che gli ha fatto fare una figuraccia con Valese.
Nonostante non sia determinante nella 3° serie, Goten resta un personaggio fondamentale - soprattutto, se non esclusivamente, nella saga di Bu - di Dragon Ball
Chichi
Ha un carattere forte ed autoritario, che non si lascia abbattere dalle avversità della vita. Chichi ama molto i suoi figli, verso i quali è iperprotettiva, e suo marito, al quale spesso però antepone la salute dei figli. Goten, il secondo figlio, viene concepito probabilmente nella settimana prima della morte di Goku nel Cell game, e quindi cresce senza un padre. Sarà Chichi a insegnare al piccolo le arti marziali (per quanto lei non abbia più combattuto da prima del matrimonio) anche se sono state proprio queste a causare la quasi perenne lontananza del marito e ciò che lei ha sempre contestato perché le considera un intralcio allo studio. Fa questo probabilmente in memoria di Goku, anche perché il piccolo Goten è la fotocopia del padre, sia fisicamente che caratterialmente (durante uno dei loro allenamenti Chichi persino rimprovera Goten dicendo che se suo padre fosse stato al suo posto, il figlioletto avrebbe fatto una brutta figura)