Poco si conosce riguardo il passato di Kuroro, tranne che è originario del Ryuuseigai. Il Ryuuseigai (nella traduzione italiana “Città delle Stelle Cadenti”), è un enorme città discarica abitata da esuli. La gente che vive qui non esiste nelle documentazioni ufficiali, e l’esistenza della stessa città è conosciuta solo da un numero ristretto di persone. Anni orsono, Kuroro formò la Brigata Fantasma con altri sei abitanti di Ryuuseigai. Poi, al gruppo si unirono altri membri, in accordo con l’idea di Kuroro che il gruppo dovesse comprendere 13 membri. I membri della Brigata lo chiamano "Danchou", parola giapponese per “Boss”. E' possibile che anche Kuroro sia un Hunter in quanto, durante la saga di York Shin City, afferma di aver visitato il sito degli Hunter e che Hisoka, quando si prepara a battersi con lui (prima di sapere della restrizione di Kurapika), afferma che il capo della Brigata è un ottimo Hunter.
Kuroro Lucifer è un giovane pacato di bel aspetto, intelligente e carismatico. Sembra essere nato per essere un leader, dal momento che è in grado di tenere unita la Brigata a dispetto del carattere vario che compone il gruppo, inoltre è molto abile nelle strategie e nel capire i sentimenti e le intenzioni degli altri solo osservandoli con attenzione. Durante la sua permanenza a York Shin, usa la sua calma presenza e la sua abilità nel parlare nell’assumere un’altra personalità come per ottenere la fiducia di Neon Nostrad. Le uniche persone verso cui Kuroro sembra essere legato sono i membri della stessa Brigata. Quando Kuroro legge la profezia di Neon che contiene accenni alla morte di Uborghin, piange per lui. In seguito orchestra il massacro dei membri della Mafia come se fosse un requiem per il suo compagno caduto. Inoltre non mostra paura per la sua stessa morte, che gli è stata anticipata. Un altro Hunter, Senritsu, afferma che, i battiti del cuore di Kuroro creano un suono appagante come se accettasse la sua morte. Per Kuroro, la Brigata Fantasma è molto più importante della sua stessa vita. Alla fine della storia di York Shin, il cuore di Kuroro viene legato dalla catena del Giudizio di Kurapika. Questa catena trafiggerà il cuore di Kuroro uccidendolo se questo non rispetterà alcune condizioni stabilite da Kurapika:
1. Non potrà più usare il Nen
2. Gli è negato qualsiasi contatto con gli altri membri della Brigata
L’unico modo per spezzare la catena di Kurapika è trovare uno specialista di Jonen, arte con cui si può rimuovere il Nen imposto da altri. La ricerca del Jonen porta la Brigata a Greed Island. Kuroro recluta Hisoka per recarsi a Greed Island e trovare lo specialista. Hisoka accetta felicemente per avere una chance per combattere con Kuroro una volta che questo riavrà ottenuto il suo potere.
Talento
Kuroro è un rapido calcolatore e abile nei movimenti. La sua abilità è così grande che riesce a difendersi dagli attacchi dei due più potenti membri della famiglia Zaoldyeck, Zeno e Silva. Lo stesso Zeno ammette che se avessero combattuto uno contro uno avrebbe vinto l’anziano assassino, ma la storia sarebbe stata diversa se Kuroro avesse combattuto con l'intento di uccidere l'avversario. Anche Silva nota facilmente il potere incredibile di Kuroro solo nel mondo in cui combatte, il suo utilizzo del nen è infatti perfetto e nonostante stesse combattendo contro Zeno continuando a spostarsi e a prestare massima attenzione all'avversario, non abbassava assolutamente la guardia nei confronti del figlio dell'anziano assassino.
Abilità Nen
L’abilità Nen di Kuroro è del tipo della specializzazione. Può rubare i poteri nen agli altri e usarli. Colui che viene derubato non può più utilizzare il proprio potere. Una volta inseriti nel libro che ha concretizzato, chiamato “I segreti del Ladro”, essi possono essere utilizzati a suo piacimento. Le condizioni sono tuttavia particolarmente severe:
* Per poter rubare un potere, devono essere soddisfatte quattro condizioni:
1. Kuroro deve vedere con i propri occhi i poteri dell’avversario
2. Deve porre delle domande al proprio avversario riguardanti il suo Nen, e ottenere una risposta
3. L’avversario deve toccare il libro con il palmo della mano
4. Le precedenti tre condizioni devono verificarsi entro un’ora
* Al momento di utilizzare il potere rubato, il libro deve essere concretizzato e tenuto nella mano destra, aperto sulla pagina che contiene il potere in questione.
* Al momento della morte dell’avversario il potere svanisce dalle pagine del libro e diventa impossibile usarlo