Un gatto cartoon ambasciatore del Giappone
Il Giappone ha il suo primo diplomatico-manga: è il gatto-robot Doraemon, nominato ambasciatore in una cerimonia ufficiale al ministero degli Esteri di Tokyo. Il ministro Masahiko Komura ha consegnato al gatto bianco e blu, famoso in tutto il mondo grazie a una serie-tv di cartoni animati (trasmessa anche in Italia negli anni Ottanta), la lettera di investitura ufficiale, insieme ad alcune dozzine di Dorayaki, le frittelle ai fagioli rossi di cui è goloso. “Spero che la gente di tutto il mondo scopra sempre più aspetti positivi del Giappone attraverso i suoi cartoon, che sono universalmente conosciuti”, ha dichiarato il ministro durante la cerimonia. “Confido - ha quindi aggiunto rivolto al pupazzo - che come ambasciatore tu possa viaggiare in tutto il mondo e insegnare che cos’è il Giappone”. Non è mancata la risposta commossa del cartoon: “Spero di essere in grado di insegnare al mondo cosa pensano i giapponesi, che vita conducono e quale futuro stanno cercando di creare”, ha dichiarato il pupazzo tramite la voce di un doppiatore. Doraemon è un gatto-robot giunto dal futuro per aiutare lo sfortunato adolescente Nobi Nobita (che significa “uno che se la prende comoda”) attraverso la tasca quadridimensionale che ha sul petto e una porta magica che permette a lui e ai suoi amici di intraprendere viaggi nel tempo. Il ministero degli Esteri di Tokyo ha deciso di produrre un cartone animato che avrà Doraemon come protagonista e che sarà proiettato in occasione delle missioni diplomatiche all’estero.
Petizione per legge che consenta matrimonio con personaggi dei manga
30 ottobre - Il Giappone bizzarro non si tradisce e ancora una volta ne inventa una per far sorridere il resto del mondo. Un giapponese ha arruolato centinaia di persone per una campagna per consentire il matrimonio tra umani in carne ed ossa e personaggi dei cartoni affermando che si trova meglio nel “mondo a due dimensioni”.
I manga sono immensamente popolari in Giappone con alcuni personaggi che diventano delle vere celebrità e talvolta pure dei sex symbols. Il matrimonio in Giappone diventa sempre più una cosa rara in quanto i giovani hanno sempre più difficoltà nel trovare un proprio partner.
Taichi Takashita ha lanciato una petizione volta a raggiungere un milione di firme da consegnare al governo giapponese per creare una legge che consenta il matrimonio con i personaggi dei cartoni.
Nella prima settimana si hanno avuto oltre 1000 firme tramite internet.
“Non sono più interessato nelle tre dimensioni. Sarei pure disposto di diventare un residente del mondo a due dimensioni” ha aggiunto.
“Con le tecnologie odierne la cosa è impossibile. Ma almeno non sarebbe possibile autorizzare legalmente il matrimonio con un personaggio a due dimensioni?” continua Takashita.
Non ci sono dettagli sulla sua persona rendendo impossibile contattarlo ma i suoi seguaci sono dei veri credenti. “Per molto tempo sono riuscito ad innamorarmi solo in personaggi a due dimensioni e attualmente c’è qualcuno che amo veramente” afferma uno dei firmatari.
“Anche se è solo fittizio, si tratta comunque di amare qualcuno. Mi piacerebbe avere approvazione legale per questo sistema ad ogni costo” continua il firmatario.
Il Giappone permette il matrimonio solo tra umani uomini e donne e non riconosce legalmente relazioni tra lo stesso sesso.
Appassionati di manga talvolta arrivano a commettere anche atti estremi. Questo mese una donna appassionata di manga ha messo un messaggio online in cui affermava di voler uccidere i propri genitori perché avevano chiesto di buttare i suoi manga che occupavano tre camere dell’appartamento.
Il Primo Ministro giapponese Taro Aso che è egli stesso un gran appassionato di manga si è lamentato ultimamente perché troppo occupato nel leggere manga da quando ha assunto la sua importante posizione
Un “Premio Nobel” per autori di manga
Il Giappone ha istituito un “Premio Nobel” per gli autori stranieri di fumetti manga nel tentativo di diffondere questa forma artistica e aumentare il numero degli appassionati del genere.
Il ministro degli Esteri Taro Aso, grande appassionato di manga, ha annunciato oggi che il governo ha istituito l’”International MANGA Award” in modo che gli artisti all’estero possano comprendere meglio la cultura giapponese.
“Vogliamo che diventi una sorta di premio Nobel, sebbene il premio in denaro non sarà così elevato”, ha detto il ministro in conferenza stampa.
Il premio è un’idea dello stesso Aso, che per primo lo ha lanciato lo scorso anno , sottolineando la capacità che la cultura pop ha nell’influenzare il pubblico.
Secondo la sua logica, amando i manga uno ama anche il Giappone. Questa teoria si è dimostrata comunque valida e il governo cerca di sfruttarla al massimo.
I vincitori saranno nominati in luglio da un gruppo di artisti giapponesi di manga e in premio riceveranno un viaggio di dieci giorni in Giappone. Il miglior premio che gli amanti dei manga possano mai sperare di ricevere